24 Ottobre 2019
Le
Advanced Therapy Medicinal Product (ATMP) – quali l’ingegneria tissutale, le tecnologie geniche e quelle cellulari – sono terapie avanzate al loro alto valore clinico, spesso curative e comunque in grado di trattare patologie senza alternative, potenzialmente applicabili dall’oncologia alle malattie gastrointestinali.
Diversi i temi affrontati nell’Incontro, organizzata da MAProvider nell’ambito del progetto ATMP Forum: la gestione delle ATMP nella programmazione sanitaria e l’eccellenza italiana nella ricerca, l’accesso e la sostenibilità economica, l’individuazione dei centri di trattamento e delle tecnologie sanitarie.
ATMP E LA RICERCA IN ITALIA. “Le ATMP possono rappresentare una concreta opportunità per il sistema Paese e perciò il Governo ha iniziato ad investire e valutare forme innovative di finanziamento e modelli organizzativi che possano realmente garantirne la loro implementazione. In tal senso è sempre più auspicabile un maggiore dialogo tra tutti i potenziali attori per rendere l’Italia competitiva dalla fase di ricerca, allo sviluppo, con il fine ultimo di rispondere agli attuali “unmet need” del paziente”, ha dichiarato il
Viceministro della Salute Pierpaolo Sileri.
“In questo affascinante scenario delle terapie avanzate, l’Italia e i ricercatori del nostro Paese hanno tutte le caratteristiche per giocare un ruolo essenziale, sia nella validazione di questi approcci, sia per renderli applicabili a tutti i pazienti che ne possono beneficiare, garantendo al contempo la sostenibilità nel contesto di un sistema sanitario solidaristico di cui i cittadini italiani godono” ha evidenziato il
Prof. Franco Locatelli (Direttore Dipartimento di Onco–Ematologia e Terapia Cellulare e Genica, OPBG e Presidente del Consiglio Superiore di Sanità)…(continua)
10 Ottobre 2019
L’impatto sulla salute delle persone di due importanti innovazioni tecnologiche in sanità – quali l’intelligenza artificiale e le terapie geniche/cellulari – la loro valutazione e sostenibilità per SSN, sono al centro dell’attenzione nel XII Congresso SIHTA, a Milano.
Le
DIGITAL HEALTH Per rispondere alle esigenze di salute sempre più le nuove tecnologie entrano negli studi medici e negli ospedali: oltre alle cartelle elettroniche, ampiamente diffuse, stanno assumendo un ruolo importante le “app” strumenti tangibili di quella che viene chiamata la salute digitale, in cui l’intelligenza artificiale (IA) appare come la strada più promettente.
“L’IA permette di trattare in modo avanzato i pazienti mediante le tecnologie robotiche. Ma è importante sottolineare come tale strumento, soprattutto in ambito sanitario, deve essere utilizzato a supporto del professionista e della sua attività in tutti i processi e non in sua completa e totale sostituzione: metaforicamente considero l’IA come un’ortesi e non una protesi. Naturalmente è fondamentale la valutazione HTA per garantire l’accesso dei cittadini all’innovazione tecnologica sulla base di prove certe di appropriatezza” – ha precisato
il Prof. Pietro Derrico(Presidente SIHTA e Direttore Tecnologie e HTA, Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma)…(continua)
8 Maggio 2019
L'evento promosso da Motore Sanità, ha fatto il punto della situazione nella Regione Lombardia per pazienti con SCA, con obiettivo di contribuire a migliorare un percorso integrato (tra i più avanzati d'Italia) che partendo da un primo intervento del 112/118, prosegue con pronto soccorso/ricovero, con la successiva riabilitazione post-evento e con un follow-up gestito dal medico di medicina generale.
In Lombardia l’urgenza con il paziente è gestito dall'Azienda Regionale Emergenza Urgenza (AREU), che indirizza in base alla gravità dell’evento i mezzi di soccorso più adatti, che in loco possono anticipare la terapia per contenere la malattia, e contemporaneamente effettuare un ECG avanzato (oltre 78.000 nel 2018) trasmettendolo al centro operativo. Ciò permette di attivare un Fast Track negli Ospedali HUB (in casi positivi per STEMI, o sospetto A-Ao) e un rapido invio agli Ospedali SPOKE attrezzati (per la casistica meno complessa). Tale approccio integrato ha permesso un tempo di ospedalizzazione mirata dalla chiamata del cittadino che risulta inferiore di oltre 10 minuti alle raccomandazioni della Società Europea di Cardiologia, con un Costo/Intervento Territoriale Professionistico pari 169 Euro (inferiore ad ogni altro paese “occidentale”)….