La regolamentazione del sistema della distribuzione finale dei farmaci:
l’Italia nel contesto dell’Unione Europea

Claudio Jommi

Dipartimento Scienze del Farmaco - Università degli Studi del Piemonte Orientale
Responsabile OSFAR - Osservatorio Farmaci CERGAS-SDA Università Bocconi, Milano


La regolamentazione della distribuzione dei farmaci rimane un tema di grande attualità, anche in riferimento a quanto avviene nelle altre nazioni dell’Unione Europea. Obiettivo della presente analisi è quello di confrontare il sistema distributivo italiano rispetto a quello dei principali paesi UE,
L’analisi comparata ha evidenziato rilevanti eterogeneità del quadro regolatorio europeo nel suo complesso. Per quanto riguarda l’Italia esistono elementi di differenziazione rispetto ad altri paesi, si fa riferimento in particolare:
(i) alla remunerazione del farmacista che è ancorata solo al prezzo del farmaco (in forma regressiva sui prodotti rimborsati), mentre in altre nazioni, come Francia e Germania, si è passati ad un modello misto (con una quota fissa ed una agganciata al prezzo);
(ii) a una maggiore regolazione di alcuni aspetti dell’esercizio della farmacia (specialmente, orari e turni);
(iii) ad una maggiore estensione di forme alternative al canale farmacia per la distribuzione di alcuni medicinali.
Rispetto ad altri elementi (ad esempio, diritto di esclusiva, proprietà e titolarità) l’Italia presenta invece diverse analogie con altri paesi UE. Il dibattito sulla regolamentazione del sistema distributivo italiano, dovrebbe comunque partire da una più equilibrata analisi del sistema nel suo complesso (evitando, quindi, valutazioni parziali su specifici aspetti della regolazione, trascurandone altri), del suo posizionamento rispetto al contesto europeo (evitando che dal confronto derivi una semplice riproposizione di modelli esteri) e del suo valore strategico per il SSN.