AIFA, una nuova opportunità per farmacovigilanza e ricerca clinica?

Silvio Garattini

Direttore Istituto Ricerche Farmacologiche Mario Negri, Milano


Recenti avvenimenti hanno riproposto il problema dei controlli sugli effetti tossici dei farmaci. L’AIFA ha la grande opportunità di poter organizzare in modo più efficace la farmacovigilanza, sensibilizzando i medici e i pazienti, ma anche attivandosi per raccogliere in modo mirato le forme di tossicità più importanti. E’ necessaria però una farmacovigilanza autonoma e comunque svincolata dalla Commissione Tecnico-Scientifica, in modo tale da realizzare un giusto “bilanciamento dei poteri” fra l’approvazione di un prodotto e la sua revoca o la sua limitazione d’uso in funzione delle controindicazioni. Un’altra grande opportunità per l’AIFA è la possibilità di condurre ricerche autonome, o anche in collaborazione con l’industria quando sia il caso e non sia compromessa l’indipendenza della ricerca. Ciò renderebbe l’Agenzia del Farmaco in grado di prendere decisioni sulla base di dati acquisiti direttamente e non solo di quelli tratti dalla letteratura scientifica.