DDD, PDD, RDD: metodi e implicazioni pratiche per
gli studi di farmacoutilizzazione e farmacoeconomia

Carlo Lucioni

Direttore di Ricerca - Economia Sanitaria, HPS - Health Publishing & Services, Milano


Negli studi di farmacoutilizzazione, l’unità di misura considerata ottimale è la DDD (Defined Daily Dose: dose giornaliera definita), che permette di misurare in “dosi” i volumi di consumo, in modo omogeneo tra sostanze diverse, e di confrontare i consumi in termini di intensità. Nonostante il grande contributo alle analisi fornito dalla DDD, essa non rappresenta la “vera” base per misurare le risorse effettivamente impiegate ai fini di una valutazione dei costi di trattamento. A questo fine sono state proposte due unità di misura, la RDD (Received Daily Dose: dose giornaliera ricevuta) e la PDD (Prescribed Daily Dose: dose giornaliera prescritta). Il valore di quest’utima è indicativo di quella che può essere definita come la compliance da parte del medico prescrittore, cioè il suo attenersi a eventuali linee guida o altre indicazioni di “corretto dosaggio”.